domenica 12 luglio 2020

Un accenno al Modello Strategico...


Non è una teoria ma è appunto un modello. Un modello che prevede una casualità circolare e orienta l'indagine alla soluzione nel presente in modo tale che di volta in volta si possa scegliere la tecnica da usare. Il Modello Strategico è caratterizzato dal non partire da una teoria stabilita a priori ma dallo scegliere quella che richiede il momento; ci sarà un protocollo da seguire, un processo logico, che tra l'altro riduce i danni o i problemi e il tutto comincerà con una fase iniziale, talvolta lunga, d'indagine. E' proprio dello Strategico chiedersi :"Come funziona?" per poi osservare, analizzare e indagare il problema in maniera adeguata. E' un approccio integrato, quindi: Problem Oriented, Solution Oriented e Action Oriented, è molto indirizzato verso il problema e non parte da teorie forti. Cerca di esplorare il più possibile come funziona la criticità in modo da poter riuscire ad applicare dei cambiamenti su quel processo (ricordiamo sempre che il coaching è una consulenza di processo). Il Modello Strategico parla apertamente di problema a differenza di altri approcci che mettono il taboo su questa parola e riportano solo di opportunità. Anche io l'ho studiato e appreso e la prima domanda che pongo al coachee è:"Sei qui perchè hai un problema oppure un obiettivo da raggiungere?" Come si evince dal quesito, si contempla da subito una componente di problematicità, questa riferita alla performance e non alla persona. Proprio tale complessità può farci avere molte informazioni su come il processo funzioni e regga il tutto.
Quello che usiamo come approccio è quello definito Ricerca - Intervento. Cosa significa? Vuol dire che quell'interagire col coachee, l'assegnargli delle indicazioni di lavoro tra una sessione e l'altra, tutto quello che facciamo attraverso il dialogo strategico e le attività che gli indichiamo di fare, ci servirà per due obiettivi: Ricerca e Intervento.
Ogni interazione, ogni piccolo spostamento deve far emergere nuove informazioni e creare piccoli cambiamenti.
Quando chiediamo ad una persona di mettere in pratica delle azioni, emergeranno delle resistenze al cambiamento e noi avremo, per ognuna di queste quattro resistenze, degli strumenti da applicare, naturalmente "calzandoli" ad hoc
Di solito, la prime azioni che ci vengono d'agire per risolvere un problema sono: il cercare di capire la causa e il meccanismo che lo sottende. Nel Modello Strategico si ribalta questo stereotipo, prima risolviamo e potrebbe essere una soluzione casuale (anche se costruita) e poi questa ci permetterà poi di spiegare il problema. Sostanzialmente prima cambiamo e poi capiamo (nel caso interessasse ancora). L'ultimo step del percorso, quello del Capire è la fase nella quale il coachee si responsabilizza e consapevolizza quello che è stato il cammino percorso.

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